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za ho maturato la mia coscienza politica.

Perciò, vedendo che ora si concentrano contro il governo tutte le lagnanze per il cumulo dei mali, che erano prima nei passati governi e degli altri mali sopravvenuti, non mi lascio trascinare a dar tutto il torto agli uomini politici o a’ gruppi parlamentari. Non bisogna dimenticare che ogni governo è composto di uomini e che nessun uomo è esente da errori e che la migliore rappresentanza politica non può preveder tutto e creare d’un tratto istituzioni ed amministrazioni perfette: nè si può negare che ovunque vi sono ragioni di agitazioni e di lotte.

Solamente una differenza c’è e consiste in questo che, mentre altrove si è compiuta vertiginosamente una rivoluzione di coscienze e si è mutato l’indirizzo legislativo per riparare ai mali - in Italia l’ambiente politico rimane immobile ed impassibile - gli uomini dotati di buona volontà sono inascoltati e negletti e i gruppi parlamentari sono spesso travolti o resi impotenti.

D’altra parte, quanti torti non hanno gli elettori che mandano alla Ca-