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Per tali illogici dubbi ed ingiuste diffidenze, per le affermazioni che solamente i nemici possono covare nell’animo, l’invito non poteva essere da me accolto. Però, siccome non si deve lasciare alcuno senza risposta e il deputato ha l’obbligo di rendere conto ad ogni elettore o gruppo di elettori, anche non firmati, così io non intendo lasciare cadere in silenzio lo invito, pur ritenendo che sia poco utile, e quasi superfluo, alla vigilia della ripresa delle ultime lotte parlamentari.

Ormai gli elettori italiani hanno sentito e letto tante promesse di deputati, che dovrebbero esserne stanchi e, più che le promesse, dovrebbero tenere in conto i voti dati nei momenti decisivi e da quei voti appunto giudicare i loro rappresentanti.

Per parte mia, ho la coscienza di avere sempre votato contro ogni legge liberticida o rimaneggiatrice di tasse, convinto che a troppo dura prova sia stata messa la potenzialità tributaria della Nazione.

Se molte illusioni ho perduto man mano, alla dura esperienza di uomini e di cose, a questa stessa esperien-