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tenersi se non per opera della libertà: che bisogna, più che alle forme, pensare alle riforme, non fare rigide quistioni di metodo o di persone per attuarle e in conseguenza, del mandato avuto dalla sovranità nazionale, spingersi sempre avanti sin dove questa consiglia ed impone.

A questa profonda convinzione inspirandomi, io non verrò mai meno alle tradizioni liberali di Reggio Calabria, che più di ogni altra città aveva diritto alla medaglia d’oro per meriti patriottici, per il sagrifizio della vita e della fortuna fatto dai migliori suoi figli.

Eppure, era riservato all’attuale ministero di negarle questo diritto, sconoscendo la partecipazione collettiva della cittadinanza di Reggio alla gloriosa rivoluzione del 2 settembre 1847, ed era, anche perciò, riservato al deputato di Reggio Calabria il diritto ed il dovere di combattere un ministero che rinnega perfino la storia.

Credimi

tuo aff.mo
BIAGIO CAMAGNA


Reggio 28 aprile 1900