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92 I. PUERILI NOTE v. 38. Tolomeo non era ancor giunto all’età di tre lustri, quando Pompeo andò a cercare un asilo in Egitto. Questa circostanza, per maggior comodità dell’intreccio, si è preterita nella presente tragedia. v. 61. Pompeo aveva sommamente beneficato il padre di Tolomeo. Di più, il senato avealo dato per tutore al giovine principe. Queste ragioni furon quelle che determinarono Pompeo a cercare un asilo presso il re di Egitto. v. 104. Si sa che Pompeo sconfisse Mitridate, re di Ponto, e Ti- grane genero di questo principe; che penetrò vittorioso nella Media e nell’Iberia, e sparse per tutta l’Italia la fama de’ suoi trionfi. v. 216. È noto che il fatto di Dirrachio e la segnalata vittoria riportata in esso da Pompeo sopra di Cesare ritardarono per alcun tempo la totale sconfitta del partito della repubblica. v. 363. Parafrasi di quel verso: Nulla salus bello: pacem le poscimus omnes, che trovasi nell’undecimo libro dell’ Eneide di Publio Virgilio Marone. v. 597. Cesare a molti suoi vizi accoppiò molte virtù. La clemenza da lui usata con i vinti del partito di Pompeo mostra quanto egli sapesse moderare il suo risentimento e la sua collera. v. 874. Catone di Utica e Metello Scipione non lasciarono di verificare la predizione che fa in questi versi Pompeo, sostenendo contro di Cesare la guerra d’Affrica, la quale, sebbene tornasse in loro disavvantaggio, non diede piccolo impaccio, e non costò poco sangue al vincitore di Pompeo. v. 931. Il desiderio che mostra in questo luogo Pompeo di non esser cagione colla sua morte di alcuna sventura all’Egitto non fu adempito. Questo regno, sottomesso da Cesare, pagò con la vita di non pochi de’ suoi abitanti il fio del suo tradimento. Achilia, fatto uccidere da Arsinoe, sorella di Cleopatra, e Teodoto, fatto morire