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IV. POMPEO IN EGITTO s9 910 915 920 intorno ruota, invan di sangue il suolo e di nemici estinti corpi ingombra: a lui ceder fia forza, e questa reggia delle fiamme sarà non dubbia preda. TEOFANE. Miseri noi! POMPEO. Corrasi, amici, il forte prence si salvi: a lui la vita, il sangue si doni: il merta il suo valor, la fede, la pietà, la virtù... Ma... che vegg’io?... SCENA SETTIMA Achilla. con spada nuda, seguito da alcune guardie egiziane, e detti. POMPEO. Achilia... eterni dèi!... tu dunque ancora?... Le guardie circondano Pompeo. TEOFANE. Olà fermate, oh ciel!... cosi rispetta della fede ospitale Achilla i dritti? Miseri noi!... dunque l’amico ancora ci tradisce, ci assai?... ma questo petto passar dovrete in pria.,, barbari!... Ah! questa al gran Pompeo de’ benefici suoi mercé si rende?... Ma il mio braccio, infidi... Si scaglia contro le guardie.