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I. PUERILI ATTO TERZO SCENA PRIMA Teofane, Achilla. achilla. Di libertade e di vittoria ornai con certa speme il cuor consola, amico; oggi dell’empio stuol spenta la schiatta vedrai, Io spero, e la memoria e il nome. Già quel terror, che all’egiziane schiere l’alma e il core ingombrò, cedette alfine al coraggio, al valor che in ogni petto destar cercai ; già corre all’armi ognuno; già tutto è pronto alla battaglia. In breve lungi da questi tetti al campo ostile muover disegna Tolomeo; del sangue forse dell’empio stuol ribelle infido tinti, di libertade i franti lacci ei deporrà del tuo signore al piede. Tutto alle vinte schiere, a Roma e al mondo pace promette; al generoso duce, ch’alia nemica sorte or geme in braccio, ognor sarà fido l’Egitto; invano volle il ribelle vincitor feroce sedurre il cuor dell’egiziano prence; egli di pace le insidiose offerte rigettò generoso, e in campo ornai sfidar dispone le nemiche schiere.