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iv. pompeo in egitto | 71 |
di Cesare seguii l'armi e la sorte.
Contro i Galli pugnai, me di Farsaglia
460vide il campo guerrier, nel giorno in cui
dal nemico valor sconfitto e vinto
cadde il fiero Pompeo; qua venni alfine,
Torme seguendo del romano duce,
del vinto stuolo in traccia; egli m'invia
465all'egiziano re nunzio di pace.
Sol che renda Pompeo, sol che le vinte
schiere abbandoni al fato avverso in braccio,
nulla tema da noi; tranquillo e lieto
viva l'Egitto: al Campidoglio in breve
470farà ritorno il vincitor guerriero.
Ma s'egli...
teodoto.
Ah! taci, amico: assai compresi,
tutto previdi, e dell'egizio prence
la mente invano guadagnar cercai.
Guerra egli brama, e guerra sol desia
475il fuggitivo duce. Or tu con arte
mostrar sappi i perigli al rege insano,
pingi del fiero dittator lo sdegno,
della guerra i tumulti e le vicende
orribili di Marte...
fulvio.
Egli si appressa;
480nulla in obblio porrò: minacce e preghi
tutto impiegar saprò.