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iv. pompeo d'egitto 69

400lo scudo, il difensor sarai; te solo
liberator, sostegno suo fra poco
il popol tutto ammirerà.


teodoto.


                                         Mio fido,
ora al duce roman conviene i nostri
sensi far noti. Il capo invan del fiero
405Pompeo guerrier noi gli offriremo, invano,
schiuse le porte con amico aspetto,
lo accoglierem tra queste mura, invano
s'egli, il tutto ignorando, avrà le forti
turbe feroci ad assalir qua spinte.
410E chi potrà delle romane schiere
l'impeto trattener? chi opporsi al cieco
desio sfrenato di ricchezze e d’oro?
Qual mai potè di ruinoso fiume
vincer la possa, allorché gonfio, il seno
415per le raccolte immense acque crescenti,
ogni argin rotto, ed i natii confini
negletti, oltrepassati, i vasti campi
ad assalir sen corre, e Tonde altère
i faggi ombrosi ad atterrar sospinge,
420e a desolar le biade, e insiem travolti
via trasportar veloci arbori e belve?
Fido messaggio or dunque a noi conviene
elegger tosto: al dittatore ei vada,
il suo giunger prevenga, a lui del fiero
425duce roman, dell'egiziano prence
noti faccia i disegni, e a lui le nostre
cure discopra, e quanto oprammo ei sappia
con arte disvelar; cauto a noi faccia
quindi ritorno, e del romano duce
430i sensi esponga, onde possiam s'curi
i comandi sprezzar del nostro prence...
Ma... che vegg’io?... Fulvio s'appressa.