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56 i. puerili

20Odioso al mondo tutto, odioso ai numi
il rifiuto sarà, sarà funesto
il ricettarla, che su noi lo sdegno
trarrà del forte vincitor guerriero.
Parla or dunque, consiglia: eh, qual potremo
25via rinvenir, per cui serbar la pace
tra queste mura, in questo regno, e salvo
render l'Egitto?


achilla.


                            Ascolta; a noi di troppo
periglioso saria l'aver nimico
Cesare e Roma; l'universo trema
30a nome tal, né temerà l'Egitto?
Dunque da noi scacciar lungi dovremo
la supplichevol turba, e in truce aspetto
i suoi pianti sprezzar, sprezzar le grida?
No; del vinto Pompeo l'atroce sdegno
35potriaci un giorno esser funesto; il fato
è volubile, il sai; forse la sorte
un di vorria, volta l'instabil ruota,
Cesare oppresso, e vincitor Pompeo.
Che dunque oprar dovrem? Fallace aspetto
40ora vestir conviene; il vinto stuolo
da noi si accolga, e in Alessandria trovi
simulata pietà, mentita fede.
Del dittatore ad evitar lo sdegno,
cada Pompeo per nostra man trafitto;
45l'estinta salma ei veda, il suo nemico
prosteso a' piedi suoi, lordi di sangue
questo suol, queste mura. Ornai si franga
delle moleste, inopportune leggi
la catena servii, sprezzinsi i dritti
50della fede ospitale; unica via
questa è di scampo al minacciato Egitto.