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nota 277


2. Nel medesimo elenco dei propri scritti, come «da stamparsi quando si voglia», il L. cita «La dimenticanza, burletta anacreontica, 1816». La stampò prima il Piergili (Lettere a G. L., Firenze, Lemonnier, 1S78); poi il Mestica (Scritti letterari, II, 107).

3-7. Stampati negli Scritti vari cit., pp. 8-18.

8-9. Raccolti dalle prime pagine dello Zibaldone, che, iniziato nel luglio o agosto del 1817, non comincia a recar date regolari di giorno in giorno se non dalla pagina 101, ossia dall'8 gennaio 1820.


II

ABBOZZI E PRIME STESURE


Degli Idilli, i numeri 1 e 2 furono stampati dal Cozza-Luzi nei citati Appunti leopardiani, il n. 4 nel Supplemento generale a tutte le mie carte, conservato tra i mss. sinneriani e pubblicato dal Chiarini (Operette morali di G. L., Livorno, Vigo, 1870, p. 503 sgg.) e poi ancora dal Viani (Appendice all'Epistolario, Firenze, Barbèra, 1878). Tutti gli altri componimenti contenuti nella presente rubrica son tratti dai citati Scritti vari. Si avverte, per altro, che della quinta delle Canzoni, (presente vol., p. 206) manca in questi un pezzo, che ho preso dal citato Supplemento, dal quale anche ho tratto l'ultimo pezzo dell'Erminia (presente vol., p. 211), che, evidentemente, è anteriore al resto.


III

TELESILLA


Come è il più lungo, cosi è il più interessante di questi frammenti. È noto il sogno del Leopardi di «creare» nuovi «generi di tragedia», diversi dal tipo di quella alfieriana. Dopo questo saggio, abbandonato, non è difficile rendersi conto del come gli audaci propositi dovessero sbollire; e venire oggi a dire che per la tragedia il poeta non era nato, sarebbe ozioso. Questo idillio tragico, con tutte le sue intenzioni di semplice e schietta rappresentazione di vita campestre e di sottile psicologia, è veramente cosa che il rispetto non consente di qualificare. Ciò non ostante, la Commissione editrice del volume degli Scritti vari credè di dovere aggiun-