5cinto da tale orribile
turba alle navi infesta,
con piè furente e celere
già sbuca la tempesta.
Discende a lei su l'omero 10l'irto ceruleo crine
e bieca a mirar ponesi
le ondose acque marine.
Vede il tranquillo pelago
moversi gorgogliando 15ed aleggiare il Zeffiro
i suoi flutti increspando;
mira le navi placide
spinte d'amico vento;
solcar col rostro ferreo 20l'infido ampio elemento.
Invida, irata e torbida
il passo avverso arresta
e il crudo sdegno fervido
nel petto a lei si desta. 25Mirar non puote scorrere
tranquillamente l'onde,
ma vuol che la sconvolgano
procelle furibonde.
Gli austri il suo cenno ascoltano 30umili e ubbidienti
e contro de l'oceano
si scagliano furenti:
ecco d'intorno oscurasi
ottenebrato il cielo, 35e lo ricopre un torbido
atro funesto velo.
Striscia fra dense nuvole
il lampo e col fulgore
veloce il cielo illumina 40e inspira alto terrore.