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VIII

DISCORSI SACRI


1

CROCIFISSIONE E MORTE DI CRISTO

Scritto e recitato nella congregazione dei Nobili in San Vito di Recanati nell'anno 1813.


Lugubre oltre ogni credere e doloroso argomento è quello, ornatissimi, su cui, se pur la mente alle labbra somministrerà le parole, se pure il mio dire interrotto non verrà dai sospiri, io debbo in questa sera ferale aver l'incarico di ragionarvi. Or più non fa d'uopo o la finezza ricercar de' concetti o l'ardente entusiasmo delle parole o la energica eloquenza del dire, onde in cuori sensibili i sospiri destare e gli affetti verso il miserabile oggetto che lo spettacolo v'offre, il più degno della commiserazione vostra e del vostro dolore. Il solo rimirar quella croce, su cui svenata cader deve la vittima divina, il solo vedere quel sangue, che stilla tuttora dal corpo dell'innocentissimo agnello, già vi presenta l'eccesso che per nostra mano si compie, già la storia ferale vi anticipa che, sulla traccia evangelica, io son per narrarvi.

Ma pria di rivolgervi a contemplare, o signori, il funesto luttuoso spettacolo del cruento sacrificio della vittima immacolata, pria di rimirar con attonite pupille il ferale eccesso che