Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
83 |
4.
LA SATIRA DI SIMONIDE
sopra le donne
(1823)
Giove la mente delle donne e l’indole
in principio formò di vario genere.
Fe’ tra l’altre una donna in su la tempera
del ciacco; e le sue robe tra la polvere
5per casa, ruzzolando, si calpestano.
Mai non si lava né ’l corpo né l’abito,
ma nel sozzume impingua e si rivoltola.
Formò da l'empia volpe un’altra femmina
che d’ogni cosa, o buona o mala o siasi
10qual che tu vogli, è dotta; un modo, un animo
non serba; e parte ha buona e parte pessima.
Dal can ritrasse una donna maledica
che vuol tutto vedere e tutto intendere.
Per ogni canto si raggira e specola,
15baiando s’anco non le occorre un’anima;
né per minacce che ’l marito adoperi,
né se d’un sasso la ritrova e cacciale
di bocca i denti, né per vezzi e placide
parole e guise, né d’alieni e d’ospiti