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inno a nettuno | 19 |
come della sentenza di quelli che reputavano Nettuno essere stato il primo domatore de’ cavalli ed avere insegnata l’arte del cavalcare, fa menzione Diodoro nel libro V, capo XV della Biblioteca. Aristofane nelle Nubi, atto I, scena I, fa giurare Fidippide per Nettuno equestre. Fuori di Atene in un luogo detto Colono avea un tempio di Nettuno equestre, ricordato da Tucidide nel libro VIII, da Arpocrazione, alla voce Κολωναῖται, e dall’antico comentatore di Sofocle, nell’argomento dell'Edipo colonese e nelle note a quella tragedia. Pausania, parlando del Colono, rammenta l’altare di Nettuno equestre.
Verso 106. — «O Libia chiomi-bella». — Mosco, Idillio II, verso 36 e seguenti:
Αὐτὴ δὲ χρύσεον τάλαρον φέρεν Εὐρώπεια |
. . . . . . . . . . . . Europa avea |
Veggasi Apollodoro, Biblioteca libro II.
Verso 106. — «...o Menalippe alto-succinta». — Clemente alessandrino, Esortazione ai gentili: Κάλει μοι τὸν Ποσειδῶ καὶ τὸν χόρον τὸν διεφθαρμένον ὑπ’ αὐτοῦ, τὴν Ἀμφιτρίτην, τὴν Ἀμυμώνην, τὴν Ἀλόπην, τὴν Μεναλίππην, τὴν Ἀλκυόνην, τὴν Ἱπποθόην, τὴν Χιόνην, τὰς ἄλλας τὰς μυρίας. «Chiamami qua Nettuno e la schiera violata da lui, Anfitrite, Amimone, Alope, Menalippe, Alcione, Ippotoe, Chione, e le altre innumerevoli». Arnobio, Contra le nazioni, libro IV: «Numquid enim a nobis arguitur rex maris, Amphitritas, Hippothoas, Amymonas, Menalippas, Alcyonas, per furiosae cupiditatis ardorem, casti-