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Quel Dedalo che al topo albergo diede
fu di ricca e gentil condizione,
da quel che il generar lasciato erede;
e noiato, non so per qual ragione,
degli uomini, che pur, chi dritto vede,
in general son ottime persone,
ridotto s’era solitario in villa
a condur vita libera e tranquilla. 5
Questi adunque, poiché piú di quattr’ore
alto il sole ebbe visto, al pellegrino
che dall’alba dormía con gran sapore,
recò che molto innanzi era il mattino
e levato il condusse ove in colore
vario splendea tra l’oro il marrocchino;
nello studio cioè, che intorno intorno
era di libri preziosi adorno. 6
Ivi gli fe’ veder molti volumi
d’autori topi antichi e di recenti: I deliri del gran Fiutaprofumi, La trappola, tragedia in atti venti; Topaia innanzi l’uso de’ salumi,
gli Atti dell’accademia de’ Dormienti, L’amico de’ famelici, ed un cantico
per nascita reale in foglio atlantico. 7
La grammatica inoltre e il dizionario
mostrògli della topica favella,
e piú d’un altro libro necessario
a drittamente esercitarsi in quella,
che con l’uso de’ verbi alquanto vario,
alle lingue schiavone era sorella.
Indi, fattol sedere, anch’ei s’assise,
ed in un lungo ragionar si mise.