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132 ii - paralipomeni della batracomiomachia

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     o se a Napoli presso, ove la tomba
pon di Virgilio un’amorosa fede,
vedeste il varco che del tuon rimbomba
spesso che dal Vesuvio intorno fiede;
colá dove all’entrar subito piomba
notte in sul capo al passegger, che vede
quasi un punto lontan d’un lume incerto
l’altra bocca onde poi riede all’aperto:
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     e queste avrete immagini bastanti
del loco ove Topaia era fondata,
la qual per quattro bocche e quattro canti
della montagna posta avea l’entrata,
cui turando con arte, a tutti quanti
chiusa non sol ma rimanea celata,
in guisa tal che la cittá di fuore
accusar non potea se non l’odore.
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     Dentro palagi e fabbriche reali
s’ergean di molto buona architettura,
collegi senza fine ed ospedali
vòti sempre, ma grandi oltre misura,
statue, colonne ed archi trionfali,
e monumenti alfin d’ogni natura.
Sopra un masso ritondo era il castello
forte di sito a maraviglia e bello.
7
     Come chi d’Appennin varcato il dorso
presso Fuligno, per la culta valle
cui rompe il monte di Spoleto il corso,
prende l’aperto e dilettoso calle,
se il guardo lieto in sulla manca scorso
leva d’un sasso alle scoscese spalle,
bianco, nudato d’ogni fior, d’ogni erba,
vede cosa onde poi memoria serba,