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CANTO TERZO

1
     Intanto Rubatocchi avea ridotte
le sue schiere in Topaia a salvamento,
dove per piú d’un giorno e d’una notte
misto fu gran dolor con gran contento.
Chi gode in riveder, chi con dirotte
lacrime chiama il suo fratello spento,
altri il padre o il marito: altri la prole,
altri del regno e dell’onor si dole.
2
     Era Topaia, acciò che la figura
e il sito della terra io vi descriva,
tutta con ammirabile struttura
murata dentro d’una roccia viva,
la qual era per arte o per natura
cavata sí, che una capace riva
al sol per sempre ed alle stelle ascosta
nell’utero tenea come riposta.
3
     Ricordivi a ciascun se la montagna
che d’Asdrubale il nome anche ritiene,
la ’ve Livio e Neron per la campagna
sparser dell’affrican l’armi e la spene,
varcaste per la strada ove compagna
l’eterea luce al viator non viene;
sotterranea, sonora, onde a grand’arte
schiuso è il monte dall’una all’altra parte: