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130 ii - paralipomeni della batracomiomachia

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     Cosí di Leccafondi e del guerriero
Brancaforte il colloquio si disciolse:
e, senza indugio alcuno, il messaggero
de’ topi a ritornar l’animo volse,
all’uso della tregua ogni pensiero
avendo inteso: e tosto i suoi raccolse.
Nel partir poche rane ebbe vedute
per negozi nel campo allor venute.
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     Le riconobbe, ché nel lor paese
contezza ebbe di lor quando oratore
lá ritrovossi, ed or da quelle intese
l’amorevole studio e il gran favore
che prestava ai ranocchi a loro spese
il re de’ granchi, il qual sotto colore
di protegger da’ topi amico stato,
ogni cosa in sua forza avea recato.
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     E che d’oro giammai sazio non era,
né si dava al re lor veruno ascolto.
Pietá ne prese il conte, e con sincera
loquela i patrii dèi ringraziò molto,
che dell’altrui protezion men fèra
calamitá sui topi avean rivolto.
Poi dalle rane accomiatato, il calle
libero prese, e il campo ebbe alle spalle.