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124 ii - paralipomeni della batracomiomachia

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     dal sangue per allor di quegli estrani
di doversi astener determinâro;
e legati, cosí come di cani
o di qualche animal feroce o raro
non fecer mai pastori o cerretani,
a sghembo, all’uso lor, gli strascinâro
al general di quei marmorei lanzi,
gente nemica al camminare innanzi.
21
     Brancaforte quel granchio era nomato,
scortese a un tempo e di servile aspetto;
dal qual veduto il conte e dimandato
chi fosse, onde venuto, a qual effetto,
rispose che venuto era legato
del proprio campo; e ben legato e stretto
era piú che mestier non gli facea;
ma scherzi non sostien l’alta epopea.
22
     E seguitò che s’altri il disciogliesse,
mostrerebbe il mandato e le patenti.
Per questo il general non gli concesse
ch’a strigarlo imprendessero i sergenti,
e perché legger mai non gli successe,
eran gli scritti a lui non pertinenti;
ma chiese da chi date ed in qual nome
assunte avesse l’oratorie some.
23
     E quel, dicendo che de’ topi il regno,
per esser nella guerra il re defunto,
e non restar di lui successor degno,
deliberato avria sopra tal punto
popolarmente, e che di fede il segno
Rubatocchi al mandato aveva aggiunto,
il qual per duce, e lui per messaggero
scelto aveva a suffragi il campo intero;