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Gracidante s’accosta allor pian piano,
e al vincitor ne l’epa un colpo tira.
Quel cade, e sotto la nemica mano
versa gli entragni insanguinati e spira.
Ciò visto Mangiagran, da la paura
lascia la pugna, e di fuggir procura. 11
Ferito e zoppo, a gran dolore e stento,
saltando, si ritragge da la riva;
dilungasi di cheto e lento lento,
finché per sorte a un fossatello arriva.
Intanto Rodipane a Gonfiagote
vibra una punta, e l’anca gli percote. 12
Ma zoppicando il ranocchione accorto
fugge, e d’un salto piomba nel pantano.
Il topo, che l’avea creduto morto,
stupisce, arrabbia, e gli sta sopra invano,
ché del piagato re fatto avveduto,
correa Colordiporro a dargli aiuto. 13
Avventa questi un colpo a Rodipane,
ma non gli passa piú che la rotella.
Cosí fra’ topi indomiti e le rane
la zuffa tuttavia si rinnovella:
quando improvviso un fulmine di guerra
su le triste ranocchie si disserra. 14
Giunse alla mischia il prence Rubatocchi,
giovane di gran cor, d’alto legnaggio,
particolar nemico de’ ranocchi,
degno figliuol d’Insidiapane il saggio,
il piú forte de’ topi ed il piú vago,
che di Marte parea la viva imago.