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Al tutto si ridea Camminatorto
Di sì fatte commedie, e volentieri
Ai topi permettea questo conforto,
Che con saputa sua, senza misteri,
Lui decretando or preso or esser morto,
Gli congiurasser contro i lustri interi:
Ma non sostenne poi che capo e fonte
Di queste trame divenisse il conte.
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Al quale i giovinastri andando in frotte
Offrian sè per la patria a morir presti;
E disgombro giammai nè dì nè notte
Non era il tetto suo d’alcun di questi.
Egli, perchè le genti, ancorchè dotte
E sagge, e d’opre e di voleri onesti,
Di comandare altrui sempre son vaghe,
E più se in tempo alcun di ciò fur paghe,
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Anche dal patrio nome e da quel vero
Amor sospinto ond’ei fu sempre specchio,
Inducevasi a dar, se non intero
Il sentimento, almen grato l’orecchio
Al dolce suon che lui nel ministero,
E che la patria ritornar nel vecchio
Onore e grado si venía vantando,
E con la speme il cor solleticando.