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Dall’altra parte orrenda ne’ sembianti
     Da Topaia movea la cittadina
     Falange che di numero di fanti
     A un milione e mezzo era vicina.
     Serse in Europa non passò con tanti
     Quando varcata a piè fu la marina.
     Coperto era sì lunge ogni sentiero
     Che la veduta si perdea nel nero.

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Venuti erano al loco ove diè fine
     Alla fuga degli altri il Miratondo,
     Loco per praticelli e per colline
     E per quiete amabile e giocondo.
     Era il tempo che l’ore mattutine
     Cedono al mezzodì le vie del mondo,
     Quando assai di lontan parve rimpetto
     All’esercito alzarsi un nugoletto.

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Un nugoletto il qual di mano in mano
     Con prestezza mirabile crescea
     Tanto che tutto ricoprire il piano
     Dover fra poco e intenebrar parea,
     Come nebbia talor cui di lontano
     Fiume o palude in bassa valle crea,
     Che per soffio procede, e la sua notte
     Campi e villaggi a mano a mano inghiotte.