Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
— 71 — |
6
Negli scettri non han ragione o voto
I popoli nessuno o ne’ diademi,
Ch’essi non fer, ma Dio, siccome è noto.
Anzi s’anco talvolta in casi estremi
Resta il soglio deserto non che vôto
Per popolari fremiti e per semi
D’ire o per non so qual malinconia,
Onde spenta riman la monarchia,
7
Al popol che di lei fu distruttore
Cercan rimedio ancor l’altre corone,
E legittimo far quel mal umore
Quasi e rettificar l’intenzione,
Destinato da lor novo signore
Dando a quel con le triste o con le buone;
Nè sopportan giammai che da sè stesso
Costituirsi un re gli sia conesso.
8
Che se pur fu da Brancaforte ingiunto
A’ tuoi di provveder d’un re novello,
Non volea questo dir ch’eletto a punto
Fosse il creato re questo nè quello;
Ma non altro dar lor se non l’assunto
Che i più capaci del real mantello
Proponessero a’ piè de’ potentati,
Che gli avriano a bell’agio esaminati.