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CANTO QUINTO.
1
Signor, disse, che tale esser chiamato
Dèi pel sangue che porti entro le vene,
Il qual certo sappiam che derivato
Da sorgente real ne’ tuoi perviene,
E perchè di sposar fosti degnato
Colei che sola in vita ancor mantiene,
Caduti tutti gli altri augusti frutti,
La famiglia del re Mangiaprosciutti;
2
Degno quant’altro alcun di regio trono
T’estima il signor mio per ogni punto,
Ma il sentiero, a dir ver, crede non buono
Per cui lo scettro ad impugnar sei giunto.
Tai, che a poter ben darlo atti non sono,
T’hanno ai ben meritati onori assunto.
Ma re fare o disfar, come ben sai,
Altro che ai re non s’appartenne mai.