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Dato alla plebe fu cacio con polta,
     E vin vecchio gittâr molte fontane,
     Gridando ella per tutto allegra e folta:
     Viva la carta e viva Rodipane:
     Tal ch’eccheggiando quell’alpestre volta
     Carta per tutto ripeteva e pane,
     Cose al governo delle culte genti,
     Chi le sa ministrar, sufficienti.

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Re de’ topi costui con nuovo nome,
     O suo trovato fosse o de’ soggetti,
     S’intitolò, non di Topaia, come
     Propriamente in addietro s’eran detti
     I portatori di quell’auree some.
     Cosa molto a notar, che negli effetti
     Differisce d’assai, benchè non paia,
     S’alcun sia re de’ topi o di Topaia.

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La noto ancor, però che facilmente
     Nella cronologia non poco errato
     Potrebbe andar chi non ponesse mente
     A questo metafisico trovato,
     E creder che costui primieramente
     Rodipan fra quei re fosse nomato,
     Quando un Rodipan terzo avanti a questo
     Da libri e da monete è manifesto.