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CANTO QUARTO.
1
Maraviglia talor per avventura,
Leggitori onorandi e leggitrici,
Cagionato v’avrà questa lettura.
E come son degli uomini i giudici
Facili per usanza e per natura,
Forse, benchè benevoli ed amici,
Più di un pensiero in mente avrete accolto,
Ch’essere io deggia o menzognero o stolto;
2
Perchè le cose del topesco regno,
Che son per vetustà da noi lontane
Tanto, che come appar da più d’un segno,
Agguaglian le antichissime indiane,
I costumi, il parlar, l’opre, l’ingegno,
E l’infime faccende e le sovrane,
Quasi ieri o l’altr’ier fossero state,
Simili a queste nostre ho figurate.
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