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9
Cotal, ma privo del diurno lume
Veduto avreste quel di ch’io favello,
Del pulito macigno in sul cacume
Fondato solidissimo castello,
Ch’al margine affacciato oltre il costume
Quasi precipitar parea con quello.
Da un lato sol per un’angusta via
Con ansia e con sudor vi si salía.
10
Luce ai topi non molto esser mestieri
Vede ciascun di noi nella sua stanza,
Che chiusi negli armadi e nei panieri
Fare ogni lor faccenda han per usanza,
E spente le lucerne e i candellieri
Vengon poi fuor la notte alla lor danza.
Pur se luce colà si richiedea
Talor, con faci ognun si provvedea.
11
D’Ercolano così sotto Resina,
Che d’ignobili case e di taverne
Copre la nobilissima ruina,
Al tremolar di pallide lucerne
Scende a veder la gente pellegrina
Le membra afflitte e pur di fama eterne,
Magioni e scene e templi e colonnati
Allo splendor del giorno ancor negati.