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Un presidio in Topaia alloggerete
Di trentamila granchi, ed in lor cura
Il castello con l’altro riporrete,
S’altro v’ha di munito entro le mura.
Da mangiare e da ber giusta la sete,
Con quanto è di bisogno a lor natura,
E doppia paga avran per ciascun giorno
Da voi, finchè tra voi faran soggiorno.
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Dicendo il conte allor che non aveva
Poter da’ suoi d’acconsentire a tanto,
E che tregua fermar si richiedeva
Per poter quelli ragguagliare intanto,
Rispose il general che concedeva
Tempo quindici dì, nè dal suo canto
Moveria l’oste; e quel passato invano,
Ver Topaia verrebbe armata mano.
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Così di Leccafondi e del guerriero
Brancaforte il colloquio si disciolse:
E senza indugio alcuno il messaggero
De’ topi a ritornar l’animo volse,
All’uso della tregua ogni pensiero
Avendo inteso: e tosto i suoi raccolse.
Nel partir poche rane ebbe vedute
Per negozi nel campo allor venute.