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E visto verdeggiar poco lontano
     Un uliveto, entràr subito in quello,
     E del verde perpetuo con mano
     O con la bocca colto un ramicello,
     E sceso ciaschedun con esso al piano,
     Sentendo un gelo andar per ogni vello,
     E digrignando per paura i denti,
     Vennero agl’inimici alloggiamenti.

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Non se n’erano appena i granchi accorti,
     Quando lor furo addosso, e con gli ulivi
     Stessi, senza guardar dritti nè torti,
     Voleangli ad ogni patto ingoiar vivi,
     O gli avrian per lo men subito morti,
     Se in difesa de’ miseri e cattivi
     Non giungeva il parlar, che con eterna
     Possanza il mondo a suo piacer governa.

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Perchè, quantunque barbaro e selvaggio
     De’ granchi il favellar, non fu celato
     Al conte, ch’oltre al far più d’un viaggio,
     Sendo per diplomatico educato,
     Com’or si dice, aveva ogni linguaggio
     Per istudio e per pratica imparato,
     E i dialetti ancor di tutti quanti,
     Tal ch’era nelle lingue un Mezzofanti,