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Scelto fu Rubatocchi a cui l’impero
     Si desse allor di mille topi e mille:
     Rubatocchi, che fu, come d’Omero
     Sona la tromba, di quel campo Achille.
     Lungamente per lui sul lago intero
     Versàr vedove rane amare stille;
     E fama è che insin oggi appo i ranocchi
     Terribile a nomar sia Rubatocchi.

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Nè Rubatocchi chiameria la madre
     Il ranocchin per certo al nascimento,
     Come Annibale, Arminio odi leggiadre
     Voci qui gir chiamando ogni momento:
     Così di nazion quello, che padre
     È d’ogni laude, altero sentimento,
     Colpa o Destin, che molta gloria vinse,
     Già trecent’anni, in questa terra estinse.

23


Mancan Giuli e Pompei, mancan Cammilli
     E Germanici e Pii, sotto il cui nome
     Faccia ai nati colei che partorilli
     A tanta nobiltà, lavar le chiome?
     A veder se alcun dì valore instilli
     In lor la rimembranza, e se mai dome
     Sien basse voglie e voluttà dal riso
     Che un gran nome suol far di fango intriso?