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Poco altrimenti all’infernal discesa
     Posesi di Topaia il cavaliere,
     Salvo che non avea lucerna accesa,
     Ch’ai topi per veder non è mestiere;
     Nè minacciando gía, che in quella impresa
     Vedeva il minacciar nulla valere;
     E pur volendo, credo che a gran pena
     Bastata a questo gli saria la lena.

7


Tacito discendeva in compagnia
     Di molte larve i sotterranei fondi.
     Senza precipitar quivi la via
     Mena ai più ciechi abissi e più profondi.
     Can Cerbero latrar non vi s’udia,
     Sferze fischiar nè rettili iracondi.
     Non si vedevan barche e non paludi,
     Nè spiriti aspettar sull’erba ignudi.

8


Senza custode alcuno era l’entrata
     Ed aperta la via perpetuamente,
     Chè da persone vive esser tentata
     La non può mai che malagevolmente,
     E per l’uso de’ morti apparecchiata
     Fu dal principio suo naturalmente,
     Onde non è ragion farvisi altrui
     Ostacolo al calar ne’ regni bui.