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CANTO OTTAVO.
1
La ragion perchè i morti ebber sotterra
L’albergo lor non m’è del tutto nota.
Dei corpi intendo ben, perch’alla terra
Riede la spoglia esanime ed immota;
Ma lo spirto immortal ch’indi si sferra
Non so ben perchè al fondo anche percota.
Pur s’altre autorità non fosser pronte,
Ciò la leggenda attesteria del conte.
2
Attonito a mirar lunga fiata
La novità dell’infernal soggiorno
Stette il buon Leccafondi, e dell’andata
La cagione obbliava ed il ritorno:
Ma Dedalo il riscosse, e rigirata
Ch’ebbero in parte la montagna intorno,
La bocca ritrovâr là dove a torme
De’ topi estinti concorrean le forme.
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