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Ben quivi discernean Dedalo e il conte
Queste forme che al sol non avean viste,
Benchè alle spalle, ai fianchi ed alla fronte
Sempre al lor volo assai ne fur commiste,
Che d’ogni valle, o poggio, o selva, o fonte,
Van per l’alto ad ogni ora anime triste
Verso quel loco che l’eterna sorte
Lor seggio destinò dopo la morte.
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Ma come solamente all’aure oscure
Del suo foco la lucciola si tinge,
E spariscono al sol quelle figure
Che la lanterna magica dipinge,
Così le menti assottigliate e pure
Di quel vel che vivendo le costringe,
Sparir naturalmente al troppo lume,
Nè parer che nell’ombra han per costume.
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E di qui forse avvien che le sepolte
Genti di notte comparir son use,
E che dal giorno, fuor che rade volte,
Soglion le visioni essere escluse.
Vuole alcun che le umane alme disciolte
In un di questi inferni anco sien chiuse,
Posto là come gli altri in quella sede
Che la grandezza in ordine richiede.