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Presso al Gange ed all’Indo eccelse mura
E popoli appariano a mano a mano,
Pagodi nella Cina, ed alla pura
Luce del sol da presso e da lontano
Canali rifulgean sopra misura
Vari di corso per lo verde piano,
Che di città lietissimo e di gente,
Di commerci e di danze era frequente.
28
La torre di Babel di sterminata
Ombra stampava la deserta landa;
E la terra premean dall’acque nata
Le piramidi in questa o in quella banda.
Poco Italia a quel tempo era abitata,
Italia ch’al finir dell’ammiranda
Antichità per anni ultima viene,
E primi per virtù gli onori ottiene.
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Sparsa era tutta di vulcani ardenti,
E incenerita in questo lato e in quello.
Fumavan gli Appennini allor frequenti
Come or fuman Vesuvio e Mongibello;
E di liquide pietre ignei torrenti
Al mar tosco ed all’Adria eran flagello;
Fumavan l’Alpi, e la nevosa schiena
Solcavan fiamme ed infocata arena.