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E sommamente divenuto esperto
Della storia che detta è naturale,
Ben già fin dal principio essendo certo
Dello stato civil d’ogni animale,
Gl’idiomi di molti avea scoperto,
Quale ascoltando intentamente, e quale
Per volumi trovati: ond’esso a quante
Bestie per caso gli venian davante,
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Come a simili suoi, come a consorti
Sempre in ciò che poteva era cortese.
Ma dopo aver così di molte sorti
E città d’animai le lingue apprese,
E quinci de’ più frali e de’ più forti
Le più riposte qualitadi intese,
Un desiderio in cor gli era spuntato
Che l’avea per molti anni esercitato.
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Un desiderio di dovere, andando
Per tutto l’orbe, a qualche segno esterno,
Come il nostro scopriro altri cercando,
Degli animali ritrovar l’inferno,
Cioè quel loco ove al morir passando
Vivesse l’io degli animali eterno,
Il qual ch’eterno fosse al par del nostro
Dal comun senso gli parea dimostro.