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E tratto all’uscio e tolto un sassolino,
Dievvi de’ colpi a suo poter più d’uno.
Subito da un balcon fe’ capolino
Un uom guardando, ma non vide alcuno:
Troppo quel che picchiava era piccino,
Nè facil da veder per l’aer bruno.
Risospinse le imposte, e poco stante
Ecco tenue picchiar siccome avante.
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Qui trasse fuori una lucerna accesa
L’abitator del solitario ostello,
E sporse il capo, e con la vista intesa
Mirando inverso l’uscio, innanzi a quello
Vide il topo che pur con la distesa
Zampa facea del sassolin martello.
Crederete che fuor mettesse il gatto,
Ma disceso ad aprir fu quegli a un tratto.
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Ei pellegrin con modo assai cortese
Introdusse in dorati appartamenti,
Parlando della specie e del paese
Dei topi i veri e naturali accenti.
E vedutol così male in arnese,
E dal freddo di fuor battere i denti,
Ad un bagno il menò dove lavollo
Dalla mota egli stesso e riscaldollo.