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DI PROMETÈO- 85 rispetto agli altri animali, è manco buono di tutti ; io non mi persuado che 1* essere naturalmente imperfettissimo nel proprio genere, come par che sia 1’ pomo, s* abbia a tenere in conto di perfezione maggiore di tutte F altre. Aggiungi che la civiltà umana, così difficile da ottenere, e forse impossibile da ridurre a compimento ; non è anco stabile in modo, che ella non possa cadere: come in effetto si trova essere avvenuto più volte, e in diversi popoli, che ne^ avevano acquistato una buona parte. In* somma io conchiudo che se tuo fratello E pi meteo recava ai giudici il modello che debbe avere adoperato quando formò il primo asino o la prima rana, forse ne riportava il premio che tu‘'non hai conseguito. Pure a ogni modo io ti concederò volentieri che F uomo sìa perfettissimo, se tu ti risolvi a dire che la sua perfezione si rassomigli a quella .che si attribuiva da Plotino al mondo: il quale, diceva Plotino, è ottimo e perfetto assolutamente ; ma perchè il || V mondo sia perfetto , conviene che egli abbia in se* tra le altre cose, anco tutti i mali possibili; però in fatti si tr«va in lui tanto male, quanto vi può capire. E in questò rispetto forse io concederei similmente al Leibnizio che il mondo presente fosse il migliore di tutti i mondi possibili, i Non si dubita che Prometeo non avesse a ordine una risposta in forma distinta, precisa e dialettica a tutte queste ragioni ; * ma è parimente certo che non la diede: perchè in questo medesimo punto si trovarono sopra alla città di Lou- QG LA