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E DELLA LUNA. yi gioventù, la bellezza, la sanità , le fatiche e spese che si mettono nei buoni studi per essere onorati dagli altri, nell’indirizzare i fanciulli ai buoni costumi, nel fare o promuovere le instituzioni utili; tutto sàie e si raguna costà: di modo che ci si trovano tutte le cose umane ; fuori della pazzia, che non si parte dagli uomini. In caso che questo sia vero, io fo conto che tu debba essere così piena, che non ti avanzi più luogo; specialmente che, negli ultimi tempi, gli uomini hanno perduto moltissime cose ( verbigrazia F amor patrio, la virtù, la magnanimità, la rettitudine), non già solo in parte, e 1* uno o F altro di loro, come per 1* addietro, ma tutti e interamente.|E certo che se elle non sono costì, non credo si possano trovare in altro luogo. Però vorrei che noi facessimo insieme una convenzione, per la quale tu mi ren~ dessi di presente, e poi di mano in mano, tutte queste cose ; donde io penso che tu medesima abbi caro di essere sgomberata, massime del senno, il quale intendo che occupa costì un grandissimo spazio; ed io ti farei pagare dagli uomini tutti gli anni una buona somma di danari. lun. Tu ritorni agli uomini; e, con tutto che la pazzìa, come affermi, non si parta da’ tuoi confini, vuoi farmi impazzire a ogni modo, e levare il giudizio a me, cercando quello di coloro ; il quale io non so dove si sia, nò se vada o resti in nessuna parte del mondo ; so bene che qui non si trova; come non ci si trovano le altre cose che tu chiedi.