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mente, come affermavi a principio, mi abbi piuttosto in ira e malevolenza maggiore che non mi avranno gli uomini e la fortuna mentre sarò nel mondo; poiché non hai dubitato di farmi cosi calamitoso dono come è questa eccellenza che tu mi vanti. La quale sarà Y uno dei principali ostacoli che mi vieteranno, di giungere al mìo solo intento , cioè alla beatitudine. nat. Figliuola mia; tutte le anime degli uomini , come io ti diceva, sono assegnate in preda alla infelicità, senza mia colpa. Ma nella universale miseria della condizione umana, e nella infinita vanità di ogni suo diletto e vantaggio, la gloria è giudicata dalla miglior parte degli uomini il maggior bene che sia concesso ai mortali, e il più degno oggetto che questi possano pro;^_ porre alle cure e alle azioni loro. Onde, non per odio, ma per vera e speciale benevolenza che ti avea posta, io deliberai di prestarti al conseguimento di questo fine tutti i sussidii che erano in mio potere. ani. Dimmi: degli animali bruti, che tu menzionavi, è per avventura alcuno, fornito di minor vitalità e sentimento che gli uomini? nat. Da quelli in poi che tengono della pianta, tutti sono in questo, gli uni più, gli altri meno, inferiori all* uomo ; il quale ha maggior copia di vita, e maggior sentimento, che niun altro animale; per essere di tutti i viventi il più perfetto. ani. Dunque alluogami, se tu m’ami, nel più imperfetto?: o se questo non puoi, spogliatami dello t