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DELLA NATURA OC. ^ 5<) volmente a. fini che eglino si propongono, G£ni j loro facoltà e forza. Ma gli uomini rarissimo, volte fanno ogni loro potere ; impediti ordinariamente dalla ragione e dalla immaginativa; le qualr creai7o^mille dubbietà nei deliberare, e mille ritegni nell* eseguire. I meno atti o meno usati a ponderare e coniideraro seco medesimi , sono l più pronti al risolversi, e nel] operare i più eifi- cac. Ma le tue pari, implicale continuamente in loro stesse, e come soverchiate dalla grandezza delle proprie facoltà, e qirndi impotenti di se medesime, soggiacciono il più del tempo alla irresoluzione, cosa deliberando corno operando: la quale è l* uno dei maggiori travagli che affliggano la vita umana. Aggiungi che mentro per la eccellenza delle tue disposizioni trapasserai facilmente, e in poco tempo, quasi tutte le altre della tua specie nelle conoscenze più gravi, e nelle disciplino anco diffìcilissime, nondimeno ti r uscirà sempre o imposs bile o sommamente malagevole di apprendere o di porre in pratica moltissime cose menome in se, ma necessarissime» al conversare cogli altri uomini ; le quali vedrà nello stesso tempo esercì tare perfettamente ed apprendere senza fatica da mille, ingegni, non solo inferiori a te, ma spregevoli va ogni modo. Q*ieete~ed rftre infinite difficoltà e miserie occupano e «rcondino {. li animj grand». lVra elle sono ricompensate abbondantemente dalla fama, dalle iodi e dagli rjnori che frutta a questi e^rc,ji spiriti la loi;o grandezza, e dalla durabilità della ricordanza che essi lasciano dì se ai loro posteri. 60 DIALOGO