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54 DIÀLOGO MAL. No. far. Un impero grande come quello die dicono che Carlo quinto si sognasse una notte? MAL. No. far. Recare alle tue voglie una donna più sal- vatica di Penelope? mal. No: per far questo non mi bisogna il diavolo. * far. Onori e buona fortuna così ribaldo come sei ? mal. Mi bisognerebbe il diavolo quando io volessi il contrario. far. In fine, che mi comandi ? ^ mal. Fammi felice per un momento di tempo. far. Non posso. mal. Come non può: ? far. Ti giuro in coscienza che non posso. mal. Buona coscienza debb’ esseir quella d’ un diavolo. far. Fa conto per questa volta che sia come ella degli uomini. mal. Ma tu fa conto che io i appicco qui per la coda a una di queste tra^ i se tu non mi ubbidirci subito senza più parole. far. Tu mi puoi meglio ammazzare, che non io contentarli di quello che tu domandi. mal. Dunque ritorna tu col mal anno, e venga Belzebubbe in persona. far. Se anco viene Belzebubbe con tutta la Giudecca e tutte le Bòlge, non potrà farti felice nè te nè altri della tua speci s, più che abbia potuto ?o.