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dendo che «qQ DIALOGO le altre cose, benché sia dileguato il genere urna* no, ancora durano e procedono come prima, dove essi credevano che tutto il mondo fosse fatto e mantenuto per loro soli. fol. E non volevano intendere che egli è fatto e mantenuto per li folletti. gko. Tu folleggi veramente, se parli sul sodo* fol. Perchè? io parlo bene sul sodo. Gwo. Eh, buffoncello, va via. Chi non sa che il mondo è fatto per li gnomi? fol. Per li gnomi, che stanno sempre sotterra? Oh questa è la più bella che si possa udire. Gho fanno ai gnomi il sole, la luna, Farla, il'mare, le campagne ? gno. Ghe fanno ai folletti le cave d’oro e d* argento , e tutto il corpo della terra fuor che la prima pelle ? fol. Ben bene, o che facciano o che non facciano, lasciamo star questa contesa, chè io tengo per ferino che anche le lucertole e i moscherini si credano che tutto il mondo sia fatto a posta per uso della loro specie. E però ciascuno si rimanga col suo parere, chè niuno glielo caverebbe di capo^ e per parte mia ti dico solamente questo, che se non fossi nato folletto, io mi dispererei. * gwo. Lo stesso accadrebbe a me se non fossi nato gnomo. Ora io saprei volentieri quel dho direbbono gli uomini della loro presunzione, per la quale, tra F altre cose che facevano a questo « a quello ? s’inabissavano le mille braccia sotterra