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I DIALOGO m un FOLLETTO e un GNOMO < 0 ♦ — » . tol. Oh sei tu qua, figlio di Sabasio? Dove «va? gno. Mio padre m*ha spedito a raccapezzare che diamine si vadano macchinando questi furfanti degli uomini; perchè ne sta con gran sospetto, a causa che da un pezzo in qua non ci danno briga; e in tutto il suo regno non se ne vede uno. Dubita che non gli apparecchino qualche gran cosa contro, se però non fosse tornato in uso il venderò e comperare a pecore, non a oro e argento; o se i popoli civili non si contentassero di polizzine per moneta, come hanno fatto più volte, o di paternostri di vetro, come fanno i barbari ; o se pure non fossero state ravvalorate le leggi di Licurgo , che gli pare il manco credibile. ■fol. Voi gli aspettate invan : son tutti morti, diceva la chiusa di una tragedia dove morivano tutti i personaggi. gno. Che vuoi tu inferire? fol. Voglio inferire che gli uomini sono tutti morti, e la razza è perduta. «