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I 3o . dialogo della moda non ne fanno che mi sieno a proposito , e quando ne facessero, io non avrei dove me gl'incavalcassi. mod. Io sono la Moda, Ina sorella. kor. Mia sorella? mod. Si : non ti ricordi che tutte o due «siamo nate dalla Caducità? 3ion. Che m9 ho a ricordare io che sono nemica capitale della memoria. mod. Ma io me ne ricordo bene; e so die F una e Y altra tiriamo parimente a disfare e rimutare di continuo le cose umane benché tu vadi a questo effetto per una strada e io per un’altra. r/ion. In caso che tu non parli col tuo pensiero o con persona che tu abbi dentro alla strozza, alza più la voce e scolpisci meglio le parota; chè se mi vai borbottando tra* denti con quella voona da ra^natelo, io t9 intenderò domani, perchè 1* udito , se non sai, non uai serve meglio che la vista. mod. Benché s?a contrario alla costumatezza, e in Frane’-* non si usi di parlare per essere uditi, pure perchè siamo sorelle, e tra noi possiamo fare senza troppi rispetti, parlerò come tu vuo-. Dico che la nostra natura e usanza comune è di rinnovare continuamente il mondo, ina tu {ino da principio ti gittasti alle persone e al sangue; io m‘ contorto per lo più delle barbo, dei capelli, degli abiti, delle masserizie, dei palazzi e di coste tali. Bene è vero che io non sono però mancata e non manco di fare parecchi giuochi da paragonare ai tuoi, come veibigrazia sforacchiare quando orecchi, quando labbra e nasi, e stracciarli colle .i \ f ^ E