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DEL GENERA UMAlfO. ai grandemente offesa del loro ritorno: mai non & dato alla natura dei geni d poter contrastare agli Dei. E siccome i fatr lo dotarono di fanciullezza eterna, quindi esso, convenientemente a questa sua natura, adempie per qualche modo qciel primo voto degli uomini, che fu di essere tornati alla condizione della puerizia. Perciocché negli animi che egli si elegge ad ah tare, suscita e rinverdisce per tutto il tempo che egli vi siede, la rifinita speranza e le belle e care immaginazioni degli anni teneri. Molti mortali, inesperti e incapaci de* suoi diletti, lo scherniscono e mordono tutto giorno, si lontano corno presente, con isfrenatis- 5’ma audacia: ma esso non ode i costoro obbrobri; e quando gli udisse, niun supplizio ne prenderebbe ; tanto è da natura ma ^rianimo e mansueto. Oltre che gl’ immortali , contenti della vendetta che prendono di tutta la stirpe, e della insanabile miseria che la gastiga, non curano le singolari offese degl uomini; nè d’altro in particolare sono puniti i frodolenti è gl’ ingiusti e i dispregiatori de^lL Dei, che di essere alieni anche •per proprio nome dalla grazia i . quelli.