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DEGLI UCCELLI. • aa5 frioto; © il moto essendo cosa più viva che la quiete, anzi consistendo la vita “nel moto, e gli uccelli abbondando di movimento esteriore più che veruno altro animale; e oltre di ciò, la vista e Pudito, dove essi eccedono tutti gli altri, e cha maggioreggiano tra le loro potenze, essendo i due sensi più particolari ai viventi, come anche più vivi e più mobili, tanto in se medesimi, quanto negli abiti e altri effetti che da- loro si producono nell’ animale dentro e fuori ; e finalmente stando le altre cose dette dinanzi; conchiu- desi che P uccello ha maggior copia di vita esteriore e interiore, che non hanno gli altri animali. Ora , se la vita è cosa più perfetta che il suo contrario, almeno nelle creature viventi; e se perciò la maggior copia di vita è maggiore perfezione; anche per questo modo seguita che la natura degli uccelli sia più perfetta. Al qual proposito non è da passare in silenzio che gli uccelli sono parimente acconci a sopportare gli estremi del freddo e del caldo ; anche senza intervallo di tempo tra Y uno e l’altro: poiché veggiamo spesse volte, cho da terra, ili poco più che un attimo, si levano su per Paria insino a qualche parte altissima, che è come dire a un luogo smisuratamente freddo ; e molti di loro, in breve tempo, trascorrono volando diversi climi. In fine, siccome Anacreonte desiderava potersi trasformare in ispeccliio per essere mirato continua- mente da quella che egli amava, o in gonnellino per coprirla, o in unguento per ungerla, o iu io* £26 TLO