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DI FILIPPO OTTONISELI.

  • ha o merita nome di volgo, in qualunque ordine

e stato sia posta dalla fortuna. Il terzo, incomparabilmente inferiore di numero agli altri due, quasi così disprezzato come il secondo, e spesso* anco maggiormente , essere di quelle persone in cui la natura per soprabbondanza di forza , ha resistito all* arte del nostro presente vivere, ed esclusala e ributtata da se; non ricevutone se non così piccola parte, che questa alle dette persone non è bastante per . 1* uso dei negozi e per governarsi cogli uomini, nè per sapere anco riuscire conversando, nè dilettevoli nè pregiate. £ suddivideva questo genere in due.specie: 1* una al tutto forte e gagliarda; disprezzatrice del disprezzo che le è portato universalmente, e spesso più lieta di questo, cbe se ella fosse onorata; diversa dagli altri non per sola necessità di natura, ma eziandio per. volontà e di buon grado; rimota dalle speranze e , dai piaceri del commercio degli uomini, e solitaria nel mezzo delle città, non meno perchè fugge essa dall’ altra gente, cbe per esser fuggita. Di questa specie soggiungeva non si trovare se non rarissimi* Nella natura dell’altra, diceva essere congiunta e mi* sta alla forza una sorta di debolezza e di timidità; in modo -che essa natura combatte seco medesima. Perocché gli uomini di questa seconda specie, non essendo di volontà punto alieni dal conversare cogli altri, desiderando in molte e diverse cose di rendersi conformi o simili a quelli del primo genere* dolendosi nel proprio cuore della disistima in cui si veggono essere 7 e di parere da meno di uomini