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DI FILIPPO OTTONIERTV cnrarsF delle' cose proprie più clie delle alimi, quanto curarsi delle .altrui corno fossero proprie. * Ma dato che quella d.sposiz one d’animo che dicono questi filosofi, non solo "osse possìbile, che* non è, ma si trovasse qui vera od attuale i uno di noi; ti fosse anche più perfetta che essi non* dicono, confermata e connaturala da uso lunghissimo, sperimentata in mille casi; forse perciò la beatitudine e la infelicità di questo tale, non- sarebbero in potere della fortuna? Non soggiacerebbe, alta fortuna quella stessa dispos.zicne d’animo che' questi presumono die ce ne debba sottrarre ? La ragione ddl’uomo non è* sottoposta tutto giorno*a jnfinit accident ?-innumerabil morbi che recano stupidità, delirio, frenes/a, furore, scempiaggine, cento» altri generi d- pazzia breve o durevole , temporale o perpetua; non ia possono turbare*,, debilitare, stravolgere, estinguere? La memoria, conservatrice della scienza, noti si va sempre lo*- goranJo e scemando dalla giovanezza in giù? quantr nella vecchiaia tornano fianchili di mente! e quasi tutti perdono' .1 vigore dello spirito in quella età. Come eziandio per qualunque mala disposizìon©- del corpo, anco salva ed ::ntera o^ni facolt i del- , l'intelletto e della memoi :a, il coraggi > e la costanza sogliono, quando più, quando meno, languire; e non di rado si speraono^ In «ine, è grande stoltezza confessare che il nostro corpo è soggetto* alle cose che non sono in facoltà nostra, e con- tuitociò negare che l’animo, il quale dipende dii corpo quasi in lutto, soggiaccia iseces^arìamente a* l34 DETTI MEMORABILI