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Tra i quali fantasmi fu medesimamente uno chiamato Amore, che in quel tempo primieramente, sicComcr anco gli altri, venne in terra: perciocché innanzi all’uso del vestimenti, non amore, ma. Impeto di cupidità, non dissimile negli uomini di allora a quello che fu di ogni tempo nei bruti, spingeva l’un sesso,verso l’altro, nella gursa che è tratto ciascuno ai cibi e simili oggetti, i quali non si amano "veramente, ma si appetiscono. Fu cosa mirabile quanto frutto partorissero questi divini consigli alla vita mortale, e quanto la nuova conditone degli uomini, non ostante le fai che, £li spaventi e i dolori, cose per lo addietro ignorate dal nostro genere, superasse di comodità e dolcezza quelle che erano state innanzi al diluvio* E questo effetto provenne in gran parte da quelle maravigliose larve; le quali dagli uomini furono riputate ora genii ora iddìi, e seguite e cui te con ardore inestimabile e con vaste e portentose fatiche per lunghissima età; infiammandoli a questo dal canto loro con 'nfinito sforzo i poeti e i nobili artefici; tanto che un grandissimo numero di mortali non dubitarono chi all’ uno e chi all’altro di quei fantasmi donare e sacrificare 1 sangue e la vita propria. La qual cosa, non che fosse discara a Giove, anzi piacevagli sopra modo, così per altri rispetti, come che egli giudicava dovere essere gli uomini tanto meno facili a gittaro volontariamente la propria vita, quanto più fossero pronti allo spenderla per cagioni belle e gk-rioàe. Anche di durata questi buoni ordini eccedettero grande-