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DEL GENERE UMANO, 9 E per escludere la passata oziosità , indusse nel genere umano il bisogno e 1* appetito di nuovi cibi e di nuove bevande, le quali cose non senza molta e grave fatica si potessero provvedere, laddove insino al diluvio, dissetandosi delle sole acque, si erano pasciuti delle erbe e delle frutta che la terra e gli arbori somministravano loro spontaneamente, e di altre nutriture vili e facili a procacciare, siccome usano di sostentarsi anche oggidì alcuni popoli, e particolarmente quelli di California. Assegnò a’ diversi luoghi diverse qualità celesti, e similmente alle parti dell’anno, il e insino a quel tempo era stato sempre e in tutta la terra benigno e piacevole in modo, che gli uomini non avèvano avuto uso di vestimenti ; ma di questi per lo innanzi furono costretti a fornirsi, e con molte industrie riparare alle mutazioni e inclemenze del cielo. Impose a Mercurio che fondasse le prime città, 'e distinguesse il genere umano in popoli, nazioni e lingue, ponendo gara e discordia tra loro; e che mostrasse agli uomini il canto e quelle altre arti, che sì per la natura e sì per la origine, furono chiamate, e ancora si chiamano, divine. Esso medesimo diede leggi, stati e ordini civili alle nuove genti ; e in ultimo volendo con uno incomparabile dono beneficarle, mandò tra loro alcuni fantasmi di sembianze eccellentissime e soprumane, ai quali permise in grandissima parte il governo e la potestà di esse genti: e furono chiamati Giustizia, Virtù, Gloria ; Amor patrio e con altri si fatti nomi.

IO STORIA